Domande e risposte frequenti
1Ho una scopertura bancaria dal 2009 ed ogni volta che la utilizzo, la banca mi addebita, oltre agli interessi, tutta una serie di spese e commissioni che ritengo siano sproporzionate e troppo onerose.
La Banca può applicare tutte queste spese e commissioni?
La Banca può applicare tutte queste spese e commissioni?
Se concordate contrattualmente si...però la banca per applicare tali commissioni,
deve stare attenta a seguire un iter normativo volto alla tutela delle Famiglie
Consumatori(lavoratori dipendenti, autonomi etc.)e non Consumatori(Imprese).
Nel 80% dei casi trattati, tale iter viene disatteso ed il cliente matura il diritto alla
restituzione integrale di tali commissioni.
2La banca può modificare unilateralmente le condizioni economiche di una scopertura bancaria?
Sì però...la facoltà di modifica unilaterale deve essere prevista nel
contratto e approvata specificamente dal cliente; se non è prevista o non è
approvata specificamente, le banche e gli intermediari finanziari non possono
adottare modifiche unilaterali;
3Perché le Banche nelle aperture di credito in conto corrente possono modificare unilateralmente le condizioni economiche originariamente pattuite?
Le scoperture Bancarie sono una forma di finanziamento che spesso viene
concessa con validità sino a revoca. Ciò significa che una scopertura bancaria può
durare un numero di anni indefinita ed è proprio per la loro caratteristica di
indeterminatezza temporale(validità sino a revoca), che la banca si riserva la
facoltà, di poter modificare nel tempo le condizioni economiche pattuite, previa
facoltà di recesso, che può essere esercitata dal cliente entro 60 giorni dalla data di
ricezione della comunicazione di modifica unilaterale del contratto.
4Nelle aperture di credito in conto corrente che condizioni possono essere modificate dalla banca?
tutte, in quanto la banca può modificare sia il tasso d’interesse(creditore e
debitore)che le commissioni e spese applicate alla scopertura bancaria.
5Nelle aperture di credito in conto corrente quali sono le condizioni che non possono essere cambiate?
La banca può modificare tutte le condizioni pattuite originariamente con il cliente,
ma non può introdurre unilateralmente nuove voci di costo/commissioni.
6Cos'è l’anatocismo bancario?
Per anatocismo si intende quel meccanismo che produce interessi dagli interessi.
Per comprendere il fenomeno anatocistico basti pensare a quello che accadeva alle
scoperture in conto corrente sino a qualche anno fa. La banca trimestralmente
calcolava gli interessi dovuti e li addebitava sul conto corrente sul quale calcolava
ulteriori interessi nel trimestre successivo ... e così via.
L’addebito trimestrale degli interessi comporta un incremento medio del tasso effettivo annuo del 16%, quindi se con la Ns Banca era stato concordato un tasso annuo del 10%,per effetto dell’anatocismo bancario, il cliente si ritroverà a pagare un tasso effettivo annuo del 11,6% .
Le Banche, per ovvi motivi, hanno utilizzato il meccanismo dell’anatocismo per ottimizzare i profitti sulle scoperture bancarie utilizzate dalle famiglie consumatrici, così come nelle aperture di credito utilizzate dalle aziende.
Tale sistema è rimasto in vigore sino al 1° gennaio 2014 quando è stata emanata La legge di stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre 2013 , con la quale si interviene a modificare sensibilmente la disciplina dell’anatocismo bancario, introducendo il divieto assoluto all'anatocismo;
L’addebito trimestrale degli interessi comporta un incremento medio del tasso effettivo annuo del 16%, quindi se con la Ns Banca era stato concordato un tasso annuo del 10%,per effetto dell’anatocismo bancario, il cliente si ritroverà a pagare un tasso effettivo annuo del 11,6% .
Le Banche, per ovvi motivi, hanno utilizzato il meccanismo dell’anatocismo per ottimizzare i profitti sulle scoperture bancarie utilizzate dalle famiglie consumatrici, così come nelle aperture di credito utilizzate dalle aziende.
Tale sistema è rimasto in vigore sino al 1° gennaio 2014 quando è stata emanata La legge di stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre 2013 , con la quale si interviene a modificare sensibilmente la disciplina dell’anatocismo bancario, introducendo il divieto assoluto all'anatocismo;
7Sono amministratore delegato di una società per azioni e mi sono accorto che la banca ha continuato ad addebitare trimestralmente gli interessi sino al 2016, anche dopo l’entrata in vigore della Legge di Stabilità n.147 avvenuta il 1° gennaio 2014.
Perché la banca ha continuato ad applicare l’anatocismo nonostante il divieto?
Perché la banca ha continuato ad applicare l’anatocismo nonostante il divieto?
La cd. legge di stabilità per l’anno 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147), in
vigore dal 1° gennaio 2014, ha riformulato l’art. 120 TUB nei seguenti termini: “il
C.I.C.R.(Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio) stabilisce
modalità e criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in essere
nell'esercizio dell’attività bancaria, prevedendo in ogni caso che: a) nelle
operazioni in conto corrente sia assicurata, nei confronti della clientela, la stessa
periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori sia creditori; b) gli interessi
periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori che, nelle
successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte
capitale.
Con delibera del 3 agosto 2016 il C.I.C.R. ha emanato le disposizioni attuative dell’art.120 TUB (Legge di Stabilità n.147 ) e da questa data in poi, le banche non hanno avuto più alcuna scusa per continuare ad addebitare gli interessi trimestralmente(anatocismo).
Nonostante la delibera attuativa C.I.C.R. del 3 agosto 2016 sia arrivata tardivamente, la cd. legge di stabilità per l’anno 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) ha riformulato l’art.120 TUB, prevede espressamente un divieto di anatocismo.
Quindi per rispondere al quesito posto, l’Impresa così come una Famiglia di Consumatori, hanno diritto alla restituzione degli interessi anatocistici contabilizzati nei trimestri a far data dal 01.01.2014.
Con delibera del 3 agosto 2016 il C.I.C.R. ha emanato le disposizioni attuative dell’art.120 TUB (Legge di Stabilità n.147 ) e da questa data in poi, le banche non hanno avuto più alcuna scusa per continuare ad addebitare gli interessi trimestralmente(anatocismo).
Nonostante la delibera attuativa C.I.C.R. del 3 agosto 2016 sia arrivata tardivamente, la cd. legge di stabilità per l’anno 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) ha riformulato l’art.120 TUB, prevede espressamente un divieto di anatocismo.
Quindi per rispondere al quesito posto, l’Impresa così come una Famiglia di Consumatori, hanno diritto alla restituzione degli interessi anatocistici contabilizzati nei trimestri a far data dal 01.01.2014.
8Mi sono accorto che la banca mi ha applicato l’anatocismo sul conto corrente. cosa posso fare per recuperare?
occorre richiedere alla propria banca copia dei contratti di conto corrente e di
apertura di credito, in modo da poter verificare e quantificare il rimborso dovuto.
9Nel dicembre del 2009 ho aperto un conto corrente presso la Banca e sin da subito mi è stato applicato l’anatocismo sull’Apertura di Credito concessami. La banca poteva applicarmi l’anatocismo sul conto?
Si, sino al 1° gennaio 2014,con la Delibera CICR 9 febbraio 2000 veniva
introdotto, per tutelare gli istituti di credito, il principio di reciprocità dei tassi
debitori e creditori, una delle questioni giuridiche più dibattute nel vasto
panorama del contenzioso bancario.
Pertanto se nel contratto di conto corrente o di apertura di credito in conto non è prevista la stessa periodicità di calcolo degli interessi debitori e creditori, si ha il diritto a richiedere il rimborso degli interessi anatocistici pagati.
Però, occorre aggiungere che, la giurisprudenza di merito, spesso non ha tenuto in considerazione la Delibera CICR del 9 febbraio 2000 ritenendola illegittima e contraria a quanto stabilito dall’art.1283 c.c.
Pertanto se nel contratto di conto corrente o di apertura di credito in conto non è prevista la stessa periodicità di calcolo degli interessi debitori e creditori, si ha il diritto a richiedere il rimborso degli interessi anatocistici pagati.
Però, occorre aggiungere che, la giurisprudenza di merito, spesso non ha tenuto in considerazione la Delibera CICR del 9 febbraio 2000 ritenendola illegittima e contraria a quanto stabilito dall’art.1283 c.c.
10Ho aperto un conto corrente con la banca più di 20 anni fa, e mi è stata concessa una scopertura bancaria pari al doppio dello stipendio a condizioni particolarmente onerose, posso verificare l’andamento di tutto il rapporto?
No, per verificare un rapporto di conto corrente a cui è stata concessa un
apertura di credito, occorre richiedere sia i contratti originari (apertura conto/
Scopertura Bancaria), che gli estratti conto trimestrali. Per quanto riguarda i
contratti, la banca è tenuta sempre a conservarli, per 10 anni dopo la chiusura
dei rapporti, mentre gli estratti conto la banca ha l’obbligo di produrre solo gli
ultimi 10 anni(art. 119 TUB comma 4 D.Lgs. 385/93).
Quindi in risposta al quesito posto, si possono verificare gli ultimi 10 anni del rapporto, a meno che, non vengano prodotti dal cliente, gli estratti conto antecedenti gli ultimi 10 anni.
Però vi sono alcune eccezioni, che si verificano nei casi di accertata illecita contrattuale o nei casi in cui il rapporto sia entrato in sofferenza e la banca porti il contratto in tribunale per il recupero forzoso delle somme. Infatti in entrambi i casi, fatte alcune eccezioni, la banca è tenuta a produrre tutti gli estratti conto anche antecedenti il decennio. Considerando che, con la digitalizzazione dei documenti, le banche hanno portato al macero tutta la documentazione pregressa e si ritrovano nell’impossibilità di poter fornire gli estratti conto antecedenti il decennio, questo comporta una rideterminazione del saldo debitore che si traduce in cospicui rimborsi per il cliente.
Quindi in risposta al quesito posto, si possono verificare gli ultimi 10 anni del rapporto, a meno che, non vengano prodotti dal cliente, gli estratti conto antecedenti gli ultimi 10 anni.
Però vi sono alcune eccezioni, che si verificano nei casi di accertata illecita contrattuale o nei casi in cui il rapporto sia entrato in sofferenza e la banca porti il contratto in tribunale per il recupero forzoso delle somme. Infatti in entrambi i casi, fatte alcune eccezioni, la banca è tenuta a produrre tutti gli estratti conto anche antecedenti il decennio. Considerando che, con la digitalizzazione dei documenti, le banche hanno portato al macero tutta la documentazione pregressa e si ritrovano nell’impossibilità di poter fornire gli estratti conto antecedenti il decennio, questo comporta una rideterminazione del saldo debitore che si traduce in cospicui rimborsi per il cliente.
11Un erede legittimo può verificare un rapporto di conto corrente ed ottenere un rimborso da parte della Banca?
Si, entro 10 anni dalla chiusura del rapporto
12Che documenti occorre produrre per verificare un rapporto di conto corrente e di scopertura bancaria?
Pensiamo a tutto noi, occorre semplicemente il codice IBAN